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Catania, due vittime tra i professionisti sanitari. Il farmacista Antonio Pampallona e l’infermiera Cinzia Grillo sono stati uccisi dal Covid-19.Inutile la terapia.
L’ennesime morti tra chi, in prima linea, sta combattendo contro il coronavirus. Tra i sanitari, in alcune strutture, circa il 20% dei lavoratori sono positivi al covid.
IL Farmacista
Tanti i lutti, che aumentano giorno dopo giorno. Pampallona, per esempio, è il diciottesimo farmacista a perdere la vita, prima di lui era stato Rosario Guastella, farmacista di Vittoria, a essere ucciso dal Covid.
L’infermiera
Cinzia Grillo, 58 anni, infermiera, professionista molto apprezzata al Policlinico, non cel’ha fatta neanche con l’infusione di plasma. Le sue condizioni sono peggiorate negli ultimi giorni. Molti colleghi avevano dato il via alla ricerca di plasma iperimmune, ma è stato tutto inutile.P
Gli ultimi rapporti Inail ci dicono che sono piu di 60 gli infermieri caduti in servizio.
NurseNews. Eu
“L’indennità infermieristica prevista nella legge di bilancio 2021 non è ‘un’offesa verso le altre professioni’ come è stato dichiarato in modo del tutto fuori luogo dal presidente di altra Federazione: l’infermiere assiste clinicamente, organizzativamente, psicologicamente e socialmente h24 le persone che hanno bisogni sanitari di ogni tipo ed è l’unica professione che lo fa”, così in una nota la Fnopi rispone a distanza di qualche giorno alla forte presa di posizione del rpesidente della Federazione Tsrm-Pstrp Alessandro Beux contro la manovra di Bilancio che contempla un’indennità per gli infermieri .
Nella nota si spiega che “la Fnopi ha chiesto da tempo ormai un’area infermieristica separata di cui l’indennità è la prima pietra. Che a quanto pare, creando una situazione di fatto diversa in analogia con quella della dirigenza, è anche più utile per evitare attriti tra professionisti tra i quali invece dovrebbe esserci esclusivamente collaborazione e sinergia”.
“Questo – sottolinea la Federazione degli infermieri – il ministro della Salute Roberto Speranza lo sa e di questo ancora una volta lo ringraziamo, e lo sa tutto il Governo, come dimostra la scelta di inserire l’indennità nella manovra, che comunque, come già anticipato, deve essere ulteriormente rafforzata”.
“Gli infermieri nella pandemia – e in ogni momento dell’assistenza anche non-Covid – sono stati sempre presenti accanto alla persona, come dimostrano anche purtroppo il numero di decessi e contagi, ogni istante della giornata a prescindere dalla sua situazione, della sua patologia, delle sue necessità che non solo monitora, ma coordina, richiedendo l’intervento nel caso e in base alle necessità di altri professionisti con funzioni diverse secondo le esigenze”, prosegue Fnopi.
“Nessun’offesa quindi, ma esclusivamente il riconoscimento di un’attività completa, complessa e diversa rispetto a quella delle altre professioni. “Il Parlamento – aggiunge la Fnopi – sostenga senza tentennamenti l’indennità di specificità infermieristica. Su questo la comunità infermieristica valuterà attentamente le scelte della politica, senza dare spazio a populismi o generalizzazioni che non hanno ragion d’essere in funzione delle peculiarità e della formazione professionale”.
“L’indennità infermieristica riconosce uno stato di fatto di un modello di assistenza che nel mondo è proprio all’assistenza degli infermieri. In questo momento – conclude la Fnopi – i cittadini hanno bisogno di professionisti coesi, orientati alla loro salute e non limitati in particolarismi e gelosie”.
“Le #dichiarazioni rilasciate all’ANSA dal Direttore #MarioLaRocca sono #gravissime se fossero vere. Immagino che per farle abbia già denunciato tutto alle competenti autorità giudiziarie ed abbia certamente anche intrapreso i provvedimenti di sua diretta competenza.
H19:30 ennesimo turno, solito rituale:
Tuta, ffp3, cerotti per far aderire nel miglior modo possibile la mascherina, cuffia chirurgica, 3 paia di guanti, visiera e stivali, ancora una volta sono rimasti solo gli occhi per comunicare, nulla è più come prima da mesi ormai e per quanto mi riguarda non so se mai più lo sarà (anche quando tutto questo sarà finito!).
Passaggio delle consegne e si inizia con il giro parametri.
Shock sull’audio di Mario La Rocca, si indaga per scoprire la verità sui dati
Un audio shock, pubblicato da il giornale La Sicilia, ha messo nei guai Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica della Regione siciliana. Le sue parole sui posti letto in terapia intensiva e sui dati da fornire al Governo, che in quel momento staca decidendo se far rientrare il territorio in zona rossa o arancione, potrebbero aver compromesso la valutazione finale, mettendo seriamente a rischio la salute pubblica dei cittadini.
Primi indizi sulla presenza di astrogliosi nei pazienti Covid-19, ma sull’associazione tra i due eventi occorrono altre ricerche.
Uno studio tedesco realizzato in collaborazione tra i diversi dipartimenti della Clinica Universitaria di Amburgo-Eppendorf e della Facoltà di Medicina dell’Università di Friburgo, pubblicato su The Lancet Neurology, si è posto l’obiettivo di indagare le caratteristiche neuropatologiche del COVID-19, inclusa la risposta gliale, i cambiamenti infiammatori, la presenza e la distribuzione del virus nell’encefalo in soggetti deceduti a causa di COVID-19.
Gli ospedali sono al collasso e in internet si legge spesso di individui che non si capacitano di questo.
Ma ciò che alcuni estranei al mondo sanitario sembrano non comprendere è che un posto letto è costituito da un insieme di risorse che in questo momento scarseggiano; in particolare un posto letto per un malato covid è fatto da:
Il presidente dell’OPI Bari, Saverio Andreula, ha risposto all’assessore alla sanità pugliese e epidemiologo Pier Luigi Lopalco. “Siamo in guerra – dice Andreula, – e quando si è in guerra ci sono dei provvedimenti speciali che vanno in deroga ai provvedimenti ordinari”.
Roma, 4 novembre 2020 – “Dalle prime indiscrezioni sul testo del nuovo DPCM di contrasto all’emergenza epidemiologica si conferma il superamento della soglia critica delle terapie intensive e la carenza di personale sanitario, notizia che conferma le preoccupazioni manifestate nei mesi scorsi dal sindacato e l’esigenza di intervenire con la legge di bilancio per adeguare organici e investimenti pubblici necessari per superare la fragilità del SSN, falcidiato da anni di tagli alla spesa pubblica, agli organici e dai blocchi contrattuali e per rafforzare la capacità di risposta delle PA che erogano e gestiscono i servizi pubblici essenziali alla tenuta economica e sociale del Paese”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli che aggiunge: “anche sul lavoro agile il Governo sembra ravvedersi, riconoscendone le potenzialità nelle pubbliche amministrazioni, dopo la campagna mediatica a danno dei lavoratori pubblici a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi.