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L’infermiere non è il responsabile delle attività svolte dell’operatore socio sanitario in quanto anche su quest’ultimo grava la posizione di garanzia prevista dalla legge, quindi lo stesso
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di un’infermiera agrigentina che ha dovuto lasciare la Sicilia per entrare nella sanità pubblica come vincitore di concorso.
Nonostante abbia partecipato alla mobilità per ritornare a casa si vede scavalcata da colleghi stabilizzati che non hanno mai vinto un concorso pubblico.
Ecco la lettrera:
Covid, nuova variante Xe 10% più contagiosa di Omicron 2
Una nuova variante del Covid-19 chiamata “Xe”, frutto della ricombinazione tra Omicron 1 e Omicron 2, è stata scoperta e sequenziata nel Regno Unito il 19 gennaio scorso.
Le prime stime indicano per questa variante una contagiosita di crescita di circa il 10% rispetto a Omicron 2.
Nonostante si ipotizzi un 10% in più di contagiosità rispetto a Omicron 2, l’Oms precisa che, finché non verranno riportate “significative differenze nella trasmissibilità” del mutante “e nelle caratteristiche della malattia” che provoca, “inclusa la gravità”, Xe verrà considerata una variante appartenente alla famiglia Omicron.
Non è la prima volta da quando è iniziata la pandemia che due varianti si “fondono” in una creando una ricombinazione infatti era già stata sequenziata Deltacron, una variante nata dal mix tra Delta e Omicron, che non ha mai preoccupato gli scienziati e non è mai diventata dominante.
Amato Angelo
Tre le vittime nello scontro tra un’auto e un’ambulanza sulla Ss626 Caltanissetta-Gela.
Oltre al conducente del mezzo di soccorso e al paziente che veniva trasportato,
perde la vita anche il conducente dell’altra vettura.
Il medico e un infermiere che erano a bordo dell’ambulanza sono rimasti feriti.
L’ambulanza dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, stava tornando dal Sant’Elia di Caltanissetta dove aveva trasportato un paziente che era stato sottoposto a una procedura in emodinamica.
L’annuncio arriva direttamente dal direttore Generale Salvatore Giuffrida e il Via libera della Regione. Si prevedono assunzioni per operatori socio-sanitari fino a 88 posti e l’inserimento della figura dell’infermiere pediatrico.
La carenza di personale infermieristico nelle 4 aziende ospedaliere della provincia di Catania non è una novità e nessuno ha scoperto l’acqua calda.
Che l’infermiere venga fruttato e demansionato da anni è sotto gli occhi di tutti, cittadini compresi che ne pagano le conseguenze.
Rifiutare lo sfruttamento affinché la politica si attivi per la tutela della salute di cittadini e dei professionisti sanitari infermieri si può.
E noi scopriamo l’acqua calda 😉
“Il vaccino anti-covid potrebbe essere annuale come quello antinfluenzale”
Lo riferisce il direttore Aifa Magrini, in audizione al Senato.
È in corso lo studio per monoclonali in profilassi.
Aggiunge, inoltre che da fine gennaio saranno disponibili gli antivirali orali.
A darne notizia è il presidente della sezione strutture socio-sanitarie di Sicindustria, Francesco Ruggeri, che spiega: “È stato finalmente approvato, e attende di essere pubblicato in Gazzetta, l’emendamento chiesto a gran voce da Sicindustria che permetterà agli operatori delle professioni sanitarie appartenenti al comparto pubblico di lavorare anche per le strutture socio-sanitarie che operano in regime di convenzione, senza comunque mai intaccare la funzionalità degli ospedali pubblici”.
“No alla svendita contrattuale a danno di tutti i professionisti della salute del nostro Paese!”. Così, in una nota, il coordinamento nazionale delle professioni sanitarie della Cisl Fp.
“Nell’ultimo anno e mezzo – si legge – sono stato chiesti sacrifici enormi a tutti gli operatori in servizio che hanno pagato un prezzo enorme, quando non direttamente la vita. Non possiamo accettare pertanto l’impostazione della controparte che, in contrasto con quanto espresso sia nelle nostre piattaforme sindacali sia nel ‘Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale’, stanno mostrando un approccio orientato ad ostacolare il necessario percorso di piena valorizzazione professionale e di rinnovamento normo-economico che la pandemia ha reso inevitabile”.
Rezza: la terza dose del vaccino non sarà obbligatoria per il personale sanitario
Il direttore della Prevenzione del ministero della salute, Gianni Rezza rende noto che presto partirà la somministrazione della terza dose del vaccino al personale sanitario,ma non sarà un obbligo.
Anche se precisa che “è bene che il personale sanitario sia molto coperto anche per proteggere i pazienti”.
Amato Angelo
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