contatti
ASINTOMATICI COVID-19 DANNI
Dopo la bufala dei pazienti morti “per” e di quelli morti “con” il coronavirus, smentita dall’analisi delle cartelle cliniche effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità, c’è ora una nuova, fuorviante arma semantica che certi irriducibili negazionisti continuano a utilizzare: quella della distinzione fra malattia e infezione, a significare che chi ha il virus, ma non mostra sintomi, non è malato, così che l’aumento del numero dei soggetti infettati evidente da settimane non dovrebbe preoccupare nessuno, perché si tratterebbe non di malati, ma quasi di “portatori sani” del virus.
blitz dei carabinieri dei Nas nelle Guardie mediche Italiane.
Le ispezioni hanno in totale riguardato 390 presidi pubblici di Continuità assistenziale dislocati su tutto il territorio nazionale, dai grandi centri urbani fino alle piccole realtà e comunità locali. Con quale risultato?
I controlli hanno evidenziato criticità strutturali ed organizzative su 99 sedi ispezionate, determinando la denuncia di 19 persone all’Autorità giudiziaria e la segnalazione di 85 alle Autorità amministrative e sanitarie regionali. Destinatari dei provvedimenti sono stati i responsabili dei citati Servizi e dirigenti delle relative Aziende sanitarie locali nonché personale medico-infermieristico dei vari Servizi di Guardia medica.

Crescita professionale degli infermieri con il riconoscimento delle loro qualità assistenziali e dell’autonomia necessaria a garantire servizi e assistenza all’altezza di un Servizio sanitario davvero nazionale, universalistico ed equo.
Stop al precariato e alle soluzioni emergenziali per quanto riguarda la carenza di organici, che con la pandemia ha mostrato tutti i rischi che comporta per la salute dei cittadini.
Nuova governance e nuovo impulso al sistema sanitario, perché cresca intorno alle persone, con contatti e reti di prossimità per i fragili, senza dimenticare i giovani che hanno ormai altrettanti bisogni e rischiano di trasformarsi in “nuovi poveri”.
Il tutto grazie a un diverso utilizzo dei fondi del Recovery Plan e all’applicazione reale e immediata delle previsioni del Patto per la salute, riconoscendo l’essenziale apporto che un sistema multiprofessionale sganciato da modelli ormai obsoleti può dare alla crescita non solo della cura e dell’assistenza, ma anche della prevenzione e della tutela reale delle fragilità.
La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), nella sua lettera di benvenuto al premier Mario Draghi, illustra le basi della crescita professionale e del sistema sanitario, con precisi riferimenti agli altri Paesi europei e offrendosi come partner primario per la crescita e la definizione di nuovi modelli che dovranno caratterizzare il sistema salute.
“Siamo certi – si legge – che grazie alla Sua prestigiosa esperienza, saprà dare nuova linfa alle strutture e ai professionisti sanitari che fino a oggi hanno fatto di tutto per garantire l’altissima qualità del nostro Servizio sanitario nazionale, ma che ormai sono allo stremo sia economicamente, nonostante le risorse impegnate per la pandemia e le previsioni non del tutto risolutive del PNRR, sia, soprattutto, dal punto di vista degli organici, con gravi ripercussioni non solo sui servizi, ma anche sull’assistenza ai cittadini”.
“Gli infermieri – spiega la lettera – nella pandemia si sono dimostrati essenziali per l’assistenza ai pazienti altrimenti soli nelle corsie Covid, si dimostrano fondamentali per il supporto ai malati cronici come sottolineano anche le associazioni di cittadini-pazienti che li rappresentano, sono i naturali controllori della salute scolastica e dell’educazione sanitaria, rappresentano la punta di diamante delle strutture vaccinali, anche se rispetto alle vaccinazioni per la pandemia è stato finora rallentato il loro apporto e intervento”.
“Finora – continua la lettera a Draghi – si è parlato più volte, d’intesa con le Regioni, di assicurare un piano di assunzioni straordinarie di medici e infermieri e integrare i servizi sanitari e sociosanitari territoriali, ma la maggior parte di queste intenzioni è rimasta per adesso sulla carta.
Si tratta di valori e azioni fondamentali per le quali la FNOPI da anni si batte per dare nuove speranze agli oltre 454mila professionisti infermieri che rappresenta, quale maggior ordine professionale del paese.
Professionisti che – conclude – da anni, sono in attesa di una nuova organizzazione del lavoro che riconosca l’alto livello di professionalità ormai raggiunto, cancellando le attuali difformità che non consentono spesso di far gestire nel modo più corretto e meritocratico il personale nelle aziende pubbliche e private accreditate con il Servizio sanitario pubblico”.
Fnopi
Redazione NurseNews. Eu
E’ “urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale e immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata”. Lo afferma all’ANSA Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute. Oltre a ciò, “va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale”. E’ “evidente – avverte – che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno”. “Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana”, ha annunciato.
“In questo momento le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia ed gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti”. Lo afferma all’ANSA Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. “Non dimentichiamo – ha sottolineato Ricciardi – che la variante inglese è giunta in Europa proprio ‘passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera”. (ANSA)
l’ex presidente della Bce è il nuovo premier del governo Italiano, ha sciolto la riserva e ha comunicato la lista dei suoi ministri. Ecco i profili, uno per uno, dei componenti dell’esecutivo presieduto da Mario Draghi.
Una squadra di ministri all’insegna dell’unità sociale e delle forze che sosterranno l’azione dell’esecutivo. Un esecutivo scelto da Mario Draghi, come prevedono le prerogative costituzionali, con molti politici. Nessuna mossa frettolosa, tutto studiato nei minimi dettagli per giungere a una squadra di alto profilo consegnata al Quirinale al momento dello scioglimento della riserva. Tutto rispettando la regola del silenzio. Quello di cui si è parlato di più è il superministro della Transizione ecologica, caldeggiato da Grillo e annunciato dalle associazioni ambientaliste, per la svolta green del Paese che fino a qualche anno fa appariva una utopia. Oggi alle 12 la cerimonia del giuramento.
Il piano di Guido Bertolaso, che ha promesso di vaccinare tutti i lombardi entro giugno, non convince medici e infermieri. “C’è molto affanno e ancora molti dubbi”, ha dichiarato Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici di Milano. Per il sindacato infermieri è “come scalare il K2 a mani nude”.
Nella maggioranza dei paesi NATO è previsto il grado di ufficiale per il personale militate infermieristico.
Solo la Romania e l’ Italia escludono a priori l’arruolamento nella categoria ufficiali degli infermieri laureati e questo nonostante il lungo percorso formativo degli infermieri delle Forze armate italiane, spesso accompagnato dal possesso di titoli di studio di secondo livello (master universitari e laurea magistrale), al pari del personale direttivo.
Insomma le professioni intellettuali, come quella infermieristica, richiedono una certa discrezionalità nelle modalità di svolgimento del lavoro e tale libertà decisionale necessita di uno status che appartiene al ruolo del personale direttivo.
L’inesistenza di un corpo sanitario infermieristico mortifica la professione, subordinandola e privandola dello sviluppo professionale, educativo e scientifico.
NurseNews
L’asl 1 Abruzzo è stata condannata dalla Corte D’appello dell’Aquila per aver
fatto svolgere agli infermieri anche mansioni lavorative inferiori , ledendone la dignità professionale.
L’azienda condannata per aver violato gli obblighi del datore di lavoro di adibire il lavoratore alle mansioni per le quali é stato assunto e previste dal proprio contratto collettivo.
Costretti a svolgere mansioni lavorative inferiori, adibiti anche ad attività prettamente alberghiere e manuali, alla presenza di tutti i pazienti, che li hanno visti svolgere anche compiti propri di altri lavoratori inquadrati in categoria inferiore, ledendone la dignità e mortificandone l’immagine lavorativa e l’identità professionale.
Un gruppo di professionisti, patrocinati dall’avvocato Deborah Di Pasquale e sostenuti dal sindacato Fials, ha fatto causa all’azienda che ora dovrà risarcirli.
La Segreteria della Fials si dice soddisfatta di aver incoraggiato i lavoratori che hanno avuto la forza di dire basta a sistematiche mortificazioni e di essere riuscita a far riconoscere loro il diritto al risarcimento per il danno subìto.
NurseNews
Covid-19
Sempre in prima linea nella cura e nella prevenzione. Grazie “Angeli”
La campagna vaccinazione anticovid-19 prosegue ed oggi anch’io mi sono vaccinato ricevendo la prima dose del vaccino Pfizer bioNtech.
La visita dell’arcivescovo Gristina e del sindaco Pogliese in occasione della festa, quest’anno rivisitata
Hanno avuto inizio dall’Azienda Cannizzaro gli incontri che il sindaco di Catania Salvo Pogliese e l’Arcivescovo mons. Salvatore Gristina hanno svolto nella giornata di oggi, in occasione delle festività agatine, come occasione di ringraziamento agli operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta al Covid.
Nella chiesa del Cannizzaro, nel rispetto delle misure anti-contagio, erano presenti tra gli altri il direttore generale Salvo Giuffrida, il direttore sanitario Diana Cinà, il commissario Covid provinciale Pino Liberti, la maggior parte dei primari dell’Azienda ospedaliera, il cappellano Mario Torracca, volontari, medici e infermieri dei reparti Covid, della Rianimazione, del Pronto Soccorso. Il primo cittadino era accompagnato dall’assessore alla Sanità Giuseppe Arcidiacono.
«Grazie al Sindaco e all’Arcivescovo – ha detto il dott. Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro – per l’opportunità che ci hanno dato di testimoniare la riconoscenza nei confronti dei sanitari impegnati quotidianamente nelle cure dei malati e in particolare, ormai da molti mesi, nella lotta al Covid. È un momento di raccoglimento, di preghiera e di devozione di cui tutti facciamo tesoro, con l’auspicio che l’anno prossimo potremo festeggiare Sant’Agata nelle forme più rituali».
«Mentre la pandemia comporta la rivisitazione dei festeggiamenti – sono state le parole del sindaco Pogliese – abbiamo voluto cogliere l’occasione per dare concreta testimonianza al sentimento di gratitudine di tutta la città verso gli operatori che con abnegazione combattono ormai da quasi un anno contro questo terribile virus. La devozione a S. Agata, che ci accomuna tutti, ci unisce anche in questi momenti difficili».
Dopo la breve liturgia, officiata da Sua Eccellenza mons. Gristina, il primo cittadino ha consegnato al direttore generale un gagliardetto con lo stemma della città di Catania.
Fonte Az Cannizzaro