Il fenomeno dello sfruttamento degli studenti di infermieristica, che attanaglia tutti i corso di laurea italiani, è stato definitivamente denunciato dall’Ordine degli Infermieri di Nuoro.
L’ordine di rappresentanza della categoria infermieristica della Sardegna ha inviato una durissima missiva alle istituzioni per ribadire come dovrebbero svolgersi i tirocini universitari, anche se ,appare certo che, la classe dirigente universitaria e ospedaliera sappia benissimo di commettere una palese violazione contro la professione che si perpetra ormai dal 1940.
Rinnovo contratti sanità, si entra nel vivo della trattativa con le controproposte dei sindacati.
Dopo due incontri in piena estate, il prossimo è fissato per martedì 21 settembre 2021, giorno in cui l’Aran incontrerà i principali sindacati rappresentanti della categoria.
Rinnovo CCNL comparto sanità, lo stato dei lavori contrattuali:
Conosciamo Morena Teti: infermiera a Miss Mondo 2011
Non solo mascherine filtranti e divise. In questa breve intervista Morena ci racconta passioni, paure e speranze mostrandoci il vero volto di una ragazza non solo bella fuori ma con un cuore grande.
Ciao a tutti! Mi chiamo Morena, ho 23 anni, e tanti sogni nel cassetto. Sono Abruzzese e per l’esattezza vengo da Lanciano, città in provincia di Chieti.
Sono una studentessa di infermieristica presso l’università degli studi Gabriele D’Annunzio di Chieti e se Dio vorrà a breve diventerò infermiera.
Già, infermiera, categoria che in questi ultimi anni è molto discussa. Ci hanno descritto in tutti i modi: infermiere come Angelo, infermiere come eroe, infermiere come grande figura di riferimento e come colonna portante in ogni ambito sanitario. Essere e diventare infermiera è sempre stato il mio grande sogno, da quando ero piccola.
In Italia, anche nell’ambito della pubblica amministrazione, due lavoratori o persino lo stesso in periodi diversi possono percepire retribuzioni con differenze del 40%, anche sotto la soglia di povertà. Succede se si somma un uso indiscriminato degli appalti al solo scopo di abbattere i costi e di contratti collettivi con paghe da 4-5 euro l’ora, che sembrano rispondere alla stessa esigenza.
“Forte apprezzamento e sostegno, da parte dei medici, per l’impegno, assunto con il Patto di Roma, dal G20 salute, di assicurare l’accesso ai vaccini a tutta la popolazione mondiale, supportando i Paesi in via di sviluppo, e di rilanciare l’impianto universalistico dei servizi sanitari”. Così Filippo Anelli (foto), presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, commentando le dichiarazioni rilasciate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del G20 di Roma.
La Commissione permanente per le vaccinazioni tedesca pubblica il documento con le raccomandazioni per la fascia di età tra i 12 e i 17 anni: come atteso, viene consigliato solamente ai soggetti con malattie pregresse. Gli esperti tedeschi infatti invocano cautela per via della mancanza di dati consolidati sui rischi della inoculazione nei giovanissimi. Inoltre, secondo i modelli di calcolo presi in esame, la somministrazione di massa negli under 17 non ha un impatto rilevante sul raggiungimento dell’immunità di gregge e sull’andamento dei contagi.
Gli esperti Londinesi non li raccomandano per ragazzi e bambini sani.
Gli esperti del comitato medico-scientifico britannico indipendente che assiste il governo di Boris Johnson sulla campagna vaccinale anti Covid (Jcvi) hanno negato oggi la luce verde alla somministrazione – pur autorizzata dalle agenzie del farmaco – dei vaccini ai bambini e ragazzi sani fra i 12 e i 15 anni. Secondo l’organismo, il rapporto fra rischi e benefici per questa fascia d’età non suggerisce il via libera basato solo su considerazioni di cautela sanitaria generale, mentre la vaccinazione fra i giovanissimi rischierebbe di creare intoppi all’attività scolastica.
Confermata la decisione del Tar che a luglio aveva sospeso la tanto discussa delibera della Regione Veneto.
“Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla delibera della Giunta sui ‘super oss’. Non avevamo dubbi, visto che si era già espresso indirettamente con una sentenza dello scorso giugno, dove si ribadiva che l’operatore socio-sanitario non è ascrivibile al novero delle professioni sanitarie”. Così Anna Maria Bigon, consigliere reginale del Veneto e vicepresidente della commissione Sanità, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione a Opi veneti e Fnopi, bocciando il ricorso della Regione e confermando la decisione del Tar che a luglio aveva sospeso la delibera di Giunta numero 305.
In Italia sono più di 300.000 gli operatori con abilitazione OSS; con istanza in data 13 settembre 2019 le associazioni di categoria, tutte rappresentative i soggetti riconducibili alla figura dell’operatore socio sanitario chiedevano al Ministero della salute la corretta e piena attuazione di quanto previsto dall’art. 5 di suddetta legge, con riferimento alla istituzione dell’area delle professioni sociosanitarie, area a cui farebbe a pieno titolo parte anche la figura dell’OSS;
La genuinità, la veridicità e la contestualità degli atti pubblici devono sempre rappresentare il
“vero tempestivo” nella formazione di quanto realizzato o avvenuto in presenza del P.U.,