La parità di genere è un tema molto trattato in questo periodo storico.
Per definizione la parità di genere «si riferisce alla parità tra donne e uomini rispetto ai loro diritti, trattamento, responsabilità, opportunità e risultati economici e sociali» (Eurofound)
Lo scopo primario della continua analisi è il prevenire e abbattere qualunque forma di violenza fisica e non nella società e negli ambienti di lavoro.
Come si ottiene?
«quando uomini e donne hanno gli stessi diritti, responsabilità e opportunità in tutti i settori della società e quando i diversi interessi, bisogni e priorità di uomini e donne sono ugualmente valutati»
IL PNRR, nell’era post covid ha trai i suoi obiettivi principali:
- Contrastare le disuguaglianze di genere;
- Favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro;
- Contrastare le discriminazioni di genere;
- Correggere le asimmetrie che ostacolano le pari opportunità sin dall’età scolastica;
In Italia gli assi strategici sono:
- Digitalizzazione e innovazione
- Transizione ecologica
- Inclusione sociale
Le tre priorità trasversali del Piano individuate nel PNNR sono i giovani, la parità di genere e la riduzione del divario territoriale.
Sono state istituite le linee di intervento del PNRR per favorire la parità di genere che riguardano 6 missioni:
- Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
- Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica;
- Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- Missione 4: Istruzione e ricerca;
- Missione 5: Inclusione e coesione;
- Missione 6: Salute.
Il mercato del lavoro e la condizione femminile in Italia presenta delle particolarità, criticità e differenze rispetto agli altri Paesi europei, infatti, le radici storico-culturali mostrano una dicotomia culturale che storicamente ha separato attività produttive e funzioni riproduttive, di cura, di accudimento. Da sempre vi è un antagonismo tra uomini e donne, tra lavoro e cura come sfere opposte tra loro.
Negli anni il lavoro, è diventato conquista di potere, ascesa sociale, sicurezza economica ma la cura delle relazioni, una volta che la si è separata dall’area del lavoro, si riduce ad attitudine naturale delle donne riducendo il portato di competenze relazionali che sostengono numerose professioni legate alla cura, ciclicamente considerate come poco prestigiose e talvolta poco tutelate.
Il tema del rapporto tra lavoro e genere è cruciale nell’acceso dibattito pubblico e politico che nomina la questione attraverso differenti etichette: “divario di genere”, “pari opportunità”, “conciliazione vita professionale-vita privata”.
Avere una fitta rete di protezione e attenzione sindacale sui luoghi di lavoro è un grande aiuto per la prevenzione e per stroncare sul nascere questi episodi.
In ogni contesto sarebbe auspicabile enunciare senza vergogna e paura, esporre le difficoltà e dare l’esempio con atteggiamenti virtuosi.