Nel corso di un’audizione tenutasi il 1° luglio 2025 davanti alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Affari Sociali) del Senato, la FNOMCeO – rappresentata dal vicepresidente Giovanni Leoni – ha fatto emergere con forza la necessità di rendere più accattivanti i percorsi formativi e professionali dei medici specializzandi in linea con i reali bisogni del Servizio Sanitario Nazionale .
Contratti e stipendi vecchi di ventitré anni
Gli specializzandi percepiscono ancora una “borsa” di 1.680 € lordi al mese, che al netto delle spese professionali lascia circa 1.300 €. Una somma inadeguata, considerato che il loro impegno è ormai equiparabile a quello dei medici specialisti, ma senza ferie, straordinari, né tutele malattia o maternità .
Proposte concrete per il cambiamento
La FNOMCeO ha avanzato proposte operative tra cui:
1. Inquadrare i medici in formazione specialistica nel CCNL Area Sanità, trasformando la borsa studio in uno stipendio vero e proprio, supportato da un contratto di lavoro subordinato.
2. Prevedere una giusta retribuzione per straordinari, registrazione elettronica delle ore, e un quadro giuridico coerente con il livello di responsabilità svolta .
Specialità “in sofferenza” penalizzate
Le percentuali di posti non coperti sono allarmanti: il 58 % per Medicina d’Emergenza‑Urgenza e il 21,5 % per Anestesia e Rianimazione. Anche i tassi d’abbandono sono elevati, spesso per passaggio ad altre specialità, complice il carico di lavoro pesante, il divieto di esercitare in privato durante la formazione e i crescenti rischi medico-legali .
Incentivi mirati e riequilibrio territoriale
Per attrarre giovani medici verso queste discipline, la FNOMCeO propone di differenziare il trattamento economico in base al tipo di specializzazione, aumentando la parte variabile dello stipendio per le aree meno scelte .
Medicina Generale: ristabilire equità e qualità
Altro fronte importante riguarda i medici di medicina generale in formazione, che ricevono borse di studio inferiori rispetto alle altre specialità. La FNOMCeO chiede che siano equiparate retribuzione, formazione (inclusi moduli su emergenza e urgenza, telemedicina e digitalizzazione) e un riconoscimento pieno del titolo di specialista, in linea con gli standard europei .
In sintesi, la FNOMCeO rivolge al legislatore un appello chiaro:
Modernizzare la retribuzione e le condizioni contrattuali degli specializzandi,
Incentivare le specialità in carenza,
Equivalente trattamento tra medicina specialistica e medicina generale,
Programmazione accurata dei fabbisogni e risorse adeguate al SSN.
Così si potrà tornare a garantire percorsi formativi non solo validi, ma anche attrattivi e sostenibili nel tempo.
Redazione NurseNews.eu
