
Redazione
La carenza di personale infermieristico nelle 4 aziende ospedaliere della provincia di Catania non è una novità e nessuno ha scoperto l’acqua calda.
Che l’infermiere venga fruttato e demansionato da anni è sotto gli occhi di tutti, cittadini compresi che ne pagano le conseguenze.
Rifiutare lo sfruttamento affinché la politica si attivi per la tutela della salute di cittadini e dei professionisti sanitari infermieri si può.
E noi scopriamo l’acqua calda 😉
A darne notizia è il presidente della sezione strutture socio-sanitarie di Sicindustria, Francesco Ruggeri, che spiega: “È stato finalmente approvato, e attende di essere pubblicato in Gazzetta, l’emendamento chiesto a gran voce da Sicindustria che permetterà agli operatori delle professioni sanitarie appartenenti al comparto pubblico di lavorare anche per le strutture socio-sanitarie che operano in regime di convenzione, senza comunque mai intaccare la funzionalità degli ospedali pubblici”.
Accolto dal Tribunale di Milano il ricorso di un’ausiliaria sospesa dal lavoro senza retribuzione dalla datrice per non essersi sottoposta alla vaccinazione anti Covid.
Accolto il ricorso dell’Oss contro la sospensione senza retribuzione
La datrice invoca l’obbligo di tutelare la salute di ospiti e dipendenti.
Rinnovo contratti sanità, si entra nel vivo della trattativa con le controproposte dei sindacati.
Dopo due incontri in piena estate, il prossimo è fissato per martedì 21 settembre 2021, giorno in cui l’Aran incontrerà i principali sindacati rappresentanti della categoria.
Rinnovo CCNL comparto sanità, lo stato dei lavori contrattuali:
Conosciamo Morena Teti: infermiera a Miss Mondo 2011
Non solo mascherine filtranti e divise. In questa breve intervista Morena ci racconta passioni, paure e speranze mostrandoci il vero volto di una ragazza non solo bella fuori ma con un cuore grande.
Ciao a tutti! Mi chiamo Morena, ho 23 anni, e tanti sogni nel cassetto. Sono Abruzzese e per l’esattezza vengo da Lanciano, città in provincia di Chieti.
Sono una studentessa di infermieristica presso l’università degli studi Gabriele D’Annunzio di Chieti e se Dio vorrà a breve diventerò infermiera.
Già, infermiera, categoria che in questi ultimi anni è molto discussa. Ci hanno descritto in tutti i modi: infermiere come Angelo, infermiere come eroe, infermiere come grande figura di riferimento e come colonna portante in ogni ambito sanitario. Essere e diventare infermiera è sempre stato il mio grande sogno, da quando ero piccola.
In Italia, anche nell’ambito della pubblica amministrazione, due lavoratori o persino lo stesso in periodi diversi possono percepire retribuzioni con differenze del 40%, anche sotto la soglia di povertà. Succede se si somma un uso indiscriminato degli appalti al solo scopo di abbattere i costi e di contratti collettivi con paghe da 4-5 euro l’ora, che sembrano rispondere alla stessa esigenza.
La Commissione permanente per le vaccinazioni tedesca pubblica il documento con le raccomandazioni per la fascia di età tra i 12 e i 17 anni: come atteso, viene consigliato solamente ai soggetti con malattie pregresse. Gli esperti tedeschi infatti invocano cautela per via della mancanza di dati consolidati sui rischi della inoculazione nei giovanissimi. Inoltre, secondo i modelli di calcolo presi in esame, la somministrazione di massa negli under 17 non ha un impatto rilevante sul raggiungimento dell’immunità di gregge e sull’andamento dei contagi.
Confermata la decisione del Tar che a luglio aveva sospeso la tanto discussa delibera della Regione Veneto.
“Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla delibera della Giunta sui ‘super oss’. Non avevamo dubbi, visto che si era già espresso indirettamente con una sentenza dello scorso giugno, dove si ribadiva che l’operatore socio-sanitario non è ascrivibile al novero delle professioni sanitarie”. Così Anna Maria Bigon, consigliere reginale del Veneto e vicepresidente della commissione Sanità, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione a Opi veneti e Fnopi, bocciando il ricorso della Regione e confermando la decisione del Tar che a luglio aveva sospeso la delibera di Giunta numero 305.
In Italia sono più di 300.000 gli operatori con abilitazione OSS; con istanza in data 13 settembre 2019 le associazioni di categoria, tutte rappresentative i soggetti riconducibili alla figura dell’operatore socio sanitario chiedevano al Ministero della salute la corretta e piena attuazione di quanto previsto dall’art. 5 di suddetta legge, con riferimento alla istituzione dell’area delle professioni sociosanitarie, area a cui farebbe a pieno titolo parte anche la figura dell’OSS;
La genuinità, la veridicità e la contestualità degli atti pubblici devono sempre rappresentare il
“vero tempestivo” nella formazione di quanto realizzato o avvenuto in presenza del P.U.,