Roma, 7 maggio 2025 – La crescente carenza di infermieri rappresenta una delle sfide più urgenti del sistema sanitario italiano. Durante il convegno dedicato alla centralità dell’infermiere nelle comunità di riabilitazione psichiatrica, il presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli, ha sottolineato la necessità di adottare strategie coordinate e condivise per affrontare questa emergenza.
“Abbiamo un bisogno impellente di una cabina di regia – ha dichiarato Mangiacavalli – che coordini le azioni di tutti gli attori coinvolti nel settore sanitario e socio-sanitario. Solo attraverso un piano condiviso potremo valorizzare la professione infermieristica, attrarre nuovi laureati e migliorare le condizioni di lavoro attuali”.
Il dirigente ha evidenziato come la carenza di infermieri non sia un problema che si può risolvere con soluzioni temporanee o spot. È, piuttosto, una questione complessa che richiede interventi strutturali e a lungo termine, tra cui investimenti nelle risorse umane, formazione e aggiornamento professionale, e incentivi economici per le professioni sanitarie.
Nel corso del dibattito, sono stati affrontati anche altri aspetti fondamentali, come il ruolo strategico degli infermieri nelle comunità di riabilitazione psichiatrica, dove rappresentano un anello cruciale nel percorso di recupero e integrazione del paziente. La loro presenza e competenza possono fare la differenza nel favorire un percorso di cura più umano e efficace.
“Per rilanciare la professione infermieristica – ha concluso Mangiacavalli – è necessario un cambio di passo, con politiche che riconoscano il valore fondamentale di questa figura e che mettano al centro le esigenze dei cittadini e degli operatori sanitari”.
L’appello di Fnopi ribadisce l’importanza di un’azione coordinata e strategica per fronteggiare la crisi e garantire un sistema sanitario più forte e resiliente. La sfida è senza dubbio complessa, ma con una cabina di regia efficace e decisioni condivise, è possibile invertire la rotta e tornare a valorizzare pienamente la professione infermieristica in Italia.