Parla il personale sanitario del reparto interessato dai casi di Coronavirus: «Siamo al terzo turno, non abbiamo i risultati sui nostri test». L’appello alla direzione sanitaria

È l’emergenza nell’emergenza. All’ospedale di Codogno (Lodi), ormai isolato dopo i casi di Coronavirus tra medici e pazienti, ci sono équipe di infermieri e sanitari bloccati da quasi 24 ore nei reparti a rischio. Si tratta del personale ospedaliero che è entrato in contato con i malati risultati positivi al test sul Covid-19 e che ancora attendono, senza risposte, istruzioni sul loro futuro. «Non abbiamo alcuna informazione, siamo in attesa del risultato sul test a cui siamo stati sottoposti ieri — spiega uno degli infermieri —. Non ce la facciamo più a livello fisico e siamo in crisi a livello psicologico perché nessuno è in grado di darci risposte o permetterci di finire questo infinito turno». In particolare il problema riguarda sei infermieri del reparto di medicina interna, quello dove si sono registrati già due casi di positività tra i degenti.

L’appello
Il personale ospedaliero ha scritto una lettera urgente al direttore sanitario dell’ospedale di Codogno: «Segnaliamo il nostro avvenuto contatto diretto in questi giorni con i medici risultati positivi ai test effettuati per la ricerca del coronavirus. Dopo aver saputo che per i medici di reparto è stata predisposta la misura cautelare della quarantena. Segnaliamo inoltre che la quasi totalità dei nostri colleghi infermieri ha telefonato per segnalare l’indisponibilità ad essere presente nel reparto nelle prossime giornate, aprendo così ovvi problemi di continuità assistenziale». Gli infermieri, infatti, non hanno ricevuto il cambio ieri sera dopo il turno dalle 14 alle 22. In questo momento le équipe, coordinate da un medico di reparto, sono al terzo turno di lavoro ininterrotto. «Già stanotte non si è presentato nessuno a darci il cambio e noi saremo costretti ad un turno di 16 ore. E stamattina idem. Noi siamo qui da ieri alle 14 senza avere risposte certe e dovendo provvedere ancora alle necessità assistenziali del reparto». Medici e infermieri stanno garantendo terapie e assistenza ei malati ricoverati ma si trovano in stato di isolamento assoluto: «Non possiamo lasciare l’ospedale, servono squadre di infermieri che garantiscano la possibilità di cura per i pazienti ricoverati. I risultati dei nostri test ancora non ci sono. È una situazione di emergenza».

Fonte

Milano. corriere. It

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Alfio Alfredo Stiro nasce in Sicilia a Catania il 22/01/1970, consegue la laurea in infermieristica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania e successivamente il Master in Management delle Professioni Sanitarie. Master in osteopatia posturale presso l'universita di Pisa dipartimento di endocrinologia e metabolismo,ortopedia e traumatologia,medicina del lavoro. E scuola di osteopatia belga, Belso.ha frequentato numerosi corsi sull'emergenza, in servizio presso l’U.O. di Pronto soccorso e Ps pediatrico. Azienda Cannizzaro per l'emergenza di catania.

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