Ogni volta che si apre un confronto serio sul futuro della nostra professione, spunta fuori la parola magica: “umanità”.
Un termine evocativo, che dovrebbe nobilitare il lavoro di infermieri e operatori sanitari, ma che in realtà ,ormai da decenni è stato trasformato in un vero e proprio bancomat retorico, utile solo a sfruttare la categoria e a giustificare lo status quo.
Parlare di “umanità” è facile, ma la domanda vera è: cosa si è costruito di concreto con questa parola?
La risposta purtroppo è sotto gli occhi di tutti: poco o nulla.
L’umanità è stata usata come scudo per non affrontare i problemi reali , carichi di lavoro insostenibili, demansionamenti, stipendi inadeguati, carenza di organici e per tenere la categoria in una condizione di debolezza strutturale.
Un altro nodo riguarda la confusione tra liste, categoria e Ordine professionale.
Difendere la professione non significa attaccare i colleghi, ma smascherare chi usa parole vuote per mascherare l’assenza di fatti.
Eppure, ogni volta che qualcuno osa criticare questa retorica, subito si grida all’offesa personale. Una strategia vecchia, che serve solo a dribblare il confronto.
Non si tratta di un episodio isolato o locale: è un fenomeno diffuso a livello nazionale.
La retorica dell’“umanità” viene riproposta ovunque, come un disco rotto, sempre pronta a trasformarsi in difesa-offesa: non per difendere la categoria e cittadini, ma per continuare a sfruttarla.
È diventata la foglia di fico dietro cui si nasconde l’assenza di politiche vere per gli infermieri e per tutti gli operatori sanitari.
La categoria si difende con atti concreti e politiche di tutela, non con aggettivi ripetuti all’infinito.
Significa chiedere investimenti, diritti, valorizzazione professionale, rappresentanza reale e non di facciata.
Chi continua a ripararsi dietro alla parola “umanità” non tutela nessuno: usa la categoria come palcoscenico per altri fini.
l’umanità è un valore, ma se resta solo parola diventa sfruttamento.
E chi insiste a brandirla come slogan non difende né i colleghi né i cittadini, li condanna a rimanere fermi.
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Redazione Nurse news.eu
