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La donazione degli organi è un tema di grande importanza, oltre che di estrema delicatezza.

Si definisce “trapianto” un’operazione chirurgica nella quale viene sostituito un organo o un tessuto, con un altro prelevato dallo stesso individuo o da un individuo esterno.

Ecco perché classifichiamo i trapianti in:

  1. Omotrapianti o autotrapianti (dallo stesso individuo);
  2. Allotrapianti (da un altro individuo);
  3. Xenotrapianti (da individuo di specie diversa).

E nel particolare, classifichiamo i trapianti distinguendoli in:
1. Trapianti di organo (cuore, fegato, pancreas, intestino, reni, polmoni);

2. Trapianti di tessuto (vene, arterie, valvole cardiache, ossa, muscoli, tendini, cute, membrana amniotica, cornea);

3. Trapianti di cellule (staminali emopoietiche).

Il trapianto rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) dei Sistema Sanitario Nazionale e dunque in Italia è gratuito.

Il trapianti di organi o tessuti può provenire da due categorie di donatori, ossia il donatore vivente o il donatore cadavere.

  • Il donatore vivente è un cittadino che decide liberamente, per motivazioni legate alla più pura generosità o ad un rapporto di parentela o amicizia con il ricevente, di donare un organo (o parte di esso) o tessuti.

Cosa può donare questo donatore?

  • Organi pari (rene);
  • Parti di organi (segmento laterale sx per riceventi pediatrici, segmento laterale dx per riceventi adulti, segmenti polmonari);
  • Alcuni tessuti rigenerabili (sangue, midollo osseo) o considerati come tessuti di scarto (progenitori emotopoietici provenienti dal cordone ombelicale, timo).
  •  Il donatore cadavere è una categoria che viene scissa in 3 sottogruppi:
  • Donatori in morte encefalica (DBD): sono i donatori più importanti, poiché possono donare potenzialmente quasi tutti gli organi e tessuti. Ad essi vengono preservate le funzioni cardio-vascolari e respiratorie dopo la morte encefalica;
  • Donatori deceduti in Arresto Cardio Respiratorio (DCD): sono i donatori che sono deceduti a causa di un arresto cardio-respiratorio, ma che grazie a particolari tecniche di preservazione degli organi possono donare alcuni tipi di organo, quando il tempo di ischemia non sia stato eccessivamente lungo. Possono donare anche i tessuti;
  • Donatori di tessuti : sono i donatori che sono deceduti a seguito di arresto cardio-respiratorio di varia eziologia, sia intra che extra ospedaliero. Sono solo donatori di tessuto, a causa del periodo prolungato di ischemia.

Ognuno di noi, una volta compiuta la maggiore età è libero di fare la propria scelta, di esprimere la propria volontà, che sia essa un CONSENSO o un DINIEGO in maniera di donazione di organi e tessuti dopo la morte.

Qui di seguito, ecco riportate le svariate modalità con le quali si ha la possibilità di dichiarare la propria volontà (tratto da trapianti.saluve.gov.it):

  • La registrazione della propria volontà presso la propria Asl di riferimento o il medico di famiglia, attraverso un apposito modulo. Queste dichiarazioni sono registrate direttamente nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), il data-base del Centro Nazionale Trapianti, che è consultabile dai medici del coordinamento in modo sicuro e 24 ore su 24;

 

  • La compilazione del c.d. “tesserino  blu” del Ministero della Salute o del tesserino di una delle associazioni di settore, che deve essere conservato insieme ai documenti personali;

 

  • Qualunque dichiarazione scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, (considerata valida ai fini della dichiarazione del Decreto ministeriale 8 aprile 2000), anch’essa da conservare tra i documenti personali;

 

  • L’atto olografo dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO). Grazie ad una convenzione del 2008 tra il Centro Nazionale Trapianti e l’AIDO, anche queste dichiarazioni confluiscono direttamente nel SIT;

 

  • La dichiarazione di volontà espressa presso gli Uffici Anagrafe di quei Comuni che hanno attivato il servizio di raccolta e registrazione della dichiarazione di volontà, in fase di richiesta o rinnovo della carta d’identità. Nel caso in cui il cittadino decida di esprimere – sia essa positiva o negativa- questa confluirà direttamente nel Sistema Informativo Trapianti, consultabile 24 ore su 24 in modalità sicura dai medici del coordinamento regionale trapianti.

Il cittadino potrà sempre modificare la propria dichiarazione, e resterà valida l’ultima fatta in ordine di tempo.

Nel caso di potenziale donatore cadavere, verrà controllato se il paziente ha espresso o meno la dichiarazione di volontà, quindi se ha con sé il documento che la attesta, o se è presente all’interno del SIT.

Ciò che vige è il principio del “consenso” o “dissenso esplicito”; se il paziente non ha espresso in vita la sua volontà, è diritto dei familiari opporsi al prelievo. Ecco perché è così importante rendere nota la volontà ai propri cari, perché la donazione, nel caso in cui il paziente non abbia espresso nessuna volontà, è consentita se i familiari aventi diritto non si oppongono. (Nel caso di cittadino minorenne, entrambi i genitori esprimono la loro decisione; se solo uno dei due è contrario, il prelievo non verrà effettuato).

Ecco uno schema finale di ricognizione per ricordare al meglio il concetto di consenso o dissenso esplicito:

IL CITTADINO HA ESPRESSO LA VOLONTA’ ALLA DONAZIONE?

  • VOLONTA’ POSITIVA -> si procede alla donazione
  • VOLONTA’ NEGATIVA -> non si procede alla donazione

IL CITTADINO NON HA ESPRESSO LA VOLONTA’ ALLA DONAZIONE :

-> la donazione è consentita se i familiari non si oppongono (È obbligatorio avvertire i familiari sull’attivazione della procedura di accertamento di morte)

In quanto professionisti della salute, approfondire e diffondere un argomento così delicato, può fare la differenza.

Ognuno di noi è libero di scegliere, ma è importante sapere come fare!

“L’infermiere favorisce l’informazione e l’educazione sulla donazione di sangue, tessuti, organi quali atto di solidarietà e sostiene le persone coinvolte nel donare e ricevere” (Art. 40 del Codice Deontologico)

[Si ringrazia il Manuale Corso Nazionale Coordinatori alla Donazione e al Prelievo di Organi e Tessuti-VII edizione per le preziose informazioni]

Roberta Falvo.

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Roberta Falvo

Laureata in Infermieristica, conseguito Master di I livello in Area Critica presso La Sapienza di Roma. Infermiera presso la S.O.C. di Oncologia di Cz.

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