Non è solo il numero delle persone assistite a fare la differenza, ma anche il livello accademico del personale sanitario infermieristico.
Lo studio arriva in un momento delicato nel quale, paradossalmente, infuriano le polemiche sui tagli e sulle politiche di austerità.
I dati dello studio confermano le nette differenze dei risultati tra Paesi UE che hanno investito sulla formazione accademica e soprattutto specialistica degli Infermieri rispetto ai Paesi che ancora tardano a valorizzare la professione sanitaria.
Nei Paesi UE nei quali gli Infermieri Specialisti sono già una realtà, gli stessi rivestono un ruolo fondamentale non solo in campo clinico ed assistenziale ma soprattutto nel contrasto degli errori degli stessi Medici: l’Infermiere Specialista, gia oggi, messo in condizioni accademiche di poter condividere, puo’ altresi’ dissentire evitando cosi’ l’errore in ambito sanitario, grave piaga della sanità europea in via di sviluppo.