alfio stiro Da Quotidiano sanita
12 NOV – Gentile Direttore,
ho letto con attenzione l’articolo del giovane medico, Paola Gnerre, Componente del Direttivo Nazionale Anaao Giovani, dal titolo,” Il demansionamento riguarda tutte le figure sanitarie, e la colpa è dell’organizzazione”. Mi colpisce la veemenza con quale la dott.ssa difende i coordinatori perché, cito testuale, “se la notte non è presente l’operatore sociosanitario (OSS) la colpa del conseguente demansionamento notturno degli infermieri non può essere a questi imputata”.

Premesso che il demansionamento infermieristico è un problema “strutturato” e radicato nella sanità Italiana e che affonda le radici in retaggi culturali purtroppo duri a morire, è tuttavia innegabile che molti, o meglio troppi coordinatori Infermieristici sono divenuti oggi organici a questo sistema dedito allo sfruttamento degli Infermieri, forse perché anch’essi vittime di un quadro normativo che li rende ricattabili, non dimentichiamoci che l’incarico di coordinamento è un incarico Aziendale a termine, soggetto a valutazione annuale e che un’eventuale valutazione negativa dà seguito alla revoca dell’incarico stesso, così come previsto dal CCNL.

Stesso discorso vale per le posizioni organizzative responsabili di uffici infermieristici…I coordinatori sono parte integrante di quello che la dott.ssa definisce “il sistema” o l’organizzazione!

La dott.ssa si spinge anche in valutazioni sulla responsabilità professionale degli infermieri e sul loro codice deontologico, dunque, secondo il suo parere: se l’infermiere rifiutasse di svuotare il pappagallo o di rifare il letto incorrerebbe nella violazione dell’’articolo 1 del codice deontologico che lo definisce responsabile dell’assistenza infermieristica e quindi erogatore di cura della persona nel rispetto della vita.

Orbene, ritengo utile Informare la giovane dott. ssa che il concetto di responsabilità dell’assistenza, e nella specie di responsabilità dell’assistenza infermieristica, non è proprio quello da lei dichiarato, perché se così fosse, anche il Direttore c.d. (Primario) dovrebbe rifare i letti.

Infatti, è vero che l’Infermiere è responsabile dell’assistenza generale infermieristica, attenzione la norma è chiara e parla di assistenza Infermieristica (DM. 739/1994), e non di attività prettamente alberghiere come per esempio il rifacimento di un letto o lo svuotamento del pappagallo.

Trovo scorretto che la dott.ssa si spinga in valutazioni su ciò che sarebbe di competenza di altri professionisti, ma se proprio vuole farlo almeno si documenti meglio sulla normativa che riguarda l’esercizio della professione Infermieristica, anche e soprattutto al fine di evitare pretese da parte di cittadini utenti che leggono e che pretendono dagli Infermieri attività che dovrebbero svolgere altri operatori.

La cosa non è di poco conto se pensiamo che questa testata giornalistica è molto letta anche da “”normali”” cittadini e non solo dagli addetti ai lavori.

A proposito di responsabilità dell’assistenza, voglio ricordare che il D.P.R n. 128 del 1969 individua nella figura del Primario “il responsabile di tutta l’assistenza erogata ai degenti”, quindi se il significato di responsabilità dell’assistenza fosse quello da Lei disaminato, devo dedurre che anche il Primario, in assenza del personale addetto all’ assistenza diretta, dovrebbe rifare i letti e svuotare i pappagalli, stesso discorso vale per il medico di servizio notturno , quando non sono presenti gli l’oss, come dalla dott.ssa affermato.

Gentile dott.ssa, l’articolo da lei criticato tratta del demansionamento infermieristico, che rappresenta un vero e proprio flagello per la professione Infermieristica, mi pare azzardata l’assimilazione con il supposto demansionamento medico, perché non mi risulta che durante il turno notturno, sempre quando non sono presenti gli operatori socio sanitari, il medico di servizio aiuta gli infermieri a svuotare i pappagalli o a rifare il letti.

Che poi vi sono problematiche comuni a tutti i professionisti sanitari, dovuti principalmente alla falcidia dei tagli al personale operata in questi ultimi anni è altra questione, o forse è la vera questione !!!!…

Matteo Incaviglia
Segretario AADI Sicilia (Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico

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Alfio Alfredo Stiro nasce in Sicilia a Catania il 22/01/1970, consegue la laurea in infermieristica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania e successivamente il Master in Management delle Professioni Sanitarie. Master in osteopatia posturale presso l'universita di Pisa dipartimento di endocrinologia e metabolismo,ortopedia e traumatologia,medicina del lavoro. E scuola di osteopatia belga, Belso.ha frequentato numerosi corsi sull'emergenza, in servizio presso l’U.O. di Pronto soccorso e Ps pediatrico. Azienda Cannizzaro per l'emergenza di catania.

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