rettore
Alessia Costanzo 31 ago 2015 I sogni costano… e sono anche cari. Per raggiungere i propri sogni si deve faticare, sudare e…pagare.
Ben 9 mila euro. È questo il prezzo per gli studenti che vorranno diventare medici e lo faranno studiando nel nuovo corso, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Proserpina e l’università “Dunarea de Jos” di Galati in Romania.

I due nuovi corsi di Medicina e Farmacia e Professioni sanitarie hanno aperto uno spiraglio di luce. Ma solo un numero esiguo di studenti potrà essere ammesso, sono disponibili 60 posti per ogni corso e il bando sarà pronto entro settembre.

Chi vorrà essere ammesso dovrà prima seguire un corso di rumeno per dieci settimane. Sì, perché le lezioni verranno svolte in rumeno con insegnanti stranieri. Una piccola isola di felicità, a pochi passi da casa, per tutti quei ragazzi che avevano pensato di prendere una scorciatoia e andare in Romania.

“Il titolo sarà riconosciuto – spiega Crisafulli – perché la Romania ha la sua agenzia di valutazione accreditata con l’Ue. Per accedere gli studenti dovranno seguire un nostro corso intensivo di dieci settimane e di lingua romena. Dopo potranno accedere ai test di ammissione seguendo i criteri delle università statali della Romania. I corsi di rumeno sono previsti per fine settembre, i test per novembre, in tempo per partire con l’anno accademico 2015-16″.

E, udite udite, gli studenti potranno esercitarsi sui cadaveri in Romania, dove è legale.

Ma la notizia ha destato scalpore e, immediatamente, gli studenti hanno fatto sentire la propria opinione. Da una parte l’Unione degli universitari parla di privilegiati che hanno la possibilità di pagare e non restare esclusi dal serratissimo test d’ammissione, dall’altra alcuni studenti di Medicina hanno scritto una lettera aperta per chiedere alle autorità nazionali che la professione medica sia tutelata.

Leggi anche Medicina a Enna: la reazione degli studenti sui social network.

Giacomo Pignataro, rettore dell’Università di Catania e presidente del coordinamento dei rettori delle università siciliane, ha chiesto ha chiesto spiegazioni a Crocetta, come riportato da Repubblica.it: “Ma come, quest’anno la Regione ha detto al ministero che aveva un fabbisogno di medici pari al 50 per cento rispetto allo scorso anno, facendoci tagliare il numero di posti da mettere in palio nelle nostre Scuole di medicina, e adesso autorizza altri 120 posti ai rumeni?”.

“E poi, a che titolo – continua il Rettore – questi studenti faranno il tirocinio nelle strutture sanitarie della Regione? E, ancora, questo titolo avrà lo stesso valore del nostro? Hanno avuto i pareri dei ministeri? Quando si parla di facoltà medicina occorre stare molto attenti e lo voglio dire chiaramente alla famiglie siciliane”

 

fonte

The following two tabs change content below.
Alfio Alfredo Stiro nasce in Sicilia a Catania il 22/01/1970, consegue la laurea in infermieristica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania e successivamente il Master in Management delle Professioni Sanitarie. Master in osteopatia posturale presso l'universita di Pisa dipartimento di endocrinologia e metabolismo,ortopedia e traumatologia,medicina del lavoro. E scuola di osteopatia belga, Belso.ha frequentato numerosi corsi sull'emergenza, in servizio presso l’U.O. di Pronto soccorso e Ps pediatrico. Azienda Cannizzaro per l'emergenza di catania.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
Ultime notizie
NurseNews.eu

CISL FP CATANIA: FIRMATO PROTOCOLLO CON ARNAS GARIBALDI, VIA ALLE STABILIZZAZIONI DEI PRECARI

            CATANIA - Con la firma del protocollo d'intesa tra Arnas Garibaldi e organizzazioni sindacali, avvenuta questo pomeriggio al termine di ...

Continua a leggere

Legge 104 comma 1, no a trasferimento, ed esonero turni notturni per il Care Giver che assiste un familiare disabile.

          Lo ha stabilito in una sentenza emessa dalla sezione lavoro della Corte di Cassazione che ribalta una prassi consolidata. L’ordinanza (la numero ...

Continua a leggere

Il carico di lavoro e il rischio clinico.

                Nell’ambito del rischio clinico, spesso il carico di lavoro, l’estrema pressione e la composizione dello staff giocano ruoli importanti nella ...

Continua a leggere

Cisl fp Agrigento:Ausiliari riqualificati in Oss. Al via stabilizzazione del personale

            Il coordinatore territoriale della Sanità Pubblica, Alessandro Farruggia Cisl fp, esprime soddisfazione per l’avvio, dopo numerose specifiche richieste del sindacato, ...

Continua a leggere

Catania,Cisl FP: Giornata dell'infermiere, ”inutile senza azioni concrete.

              Cisl FP Catania alza la voce sulla giornata dell'infermiere, che si celebra ogni 12 maggio. Alla celebrazione dei lavoratori della ...

Continua a leggere

Decreto Lavoro, arriva l’ok del governo: ecco cosa prevede.

              Con un decreto approvato dal Consiglio dei ministri che il Governo Meloni ha fortemente  voluto APPROVARE E convocare per il ...

Continua a leggere

Infermiere demansionato in tutta Italia: condannata anche l’ASL di Lecce.

            Il Tribunale di Lecce  sez lavoro con sentenza n. 3462/2022 del 06-12-2022 si è espresso su un contenzioso avviato da ...

Continua a leggere

Cisl Fp, operazione verità sul protocollo di stabilizzazione dei precari della sanità

          Si è tenuta questa mattina all'Arnas Garialdi di Catania, l'assemblea per fare chiarezza sul protocollo per le stabilizzazioni firmato lo ...

Continua a leggere

SSN,La lista d’attesa troppo lunga? C’è il diritto alla visita INTRAMOENIA..

                La lista d’attesa troppo lunga? C’è il diritto alla visita privata. Liste d’attese lunghissime o addirittura bloccate? È possibile visitarsi privatamente pagando ...

Continua a leggere

Nel Catanese ospedale subisce pesante condanna per aver demansionato gli Infermieri.

                    Il tribunale di Catania ancora una volta mette un punto fermo sul demansionamento infermieristico.Infatti la sentenza recita:" gli infermieri che ...

Continua a leggere

Lettera alla redazione