Imbarazzante. Vergognoso. Poco dignitoso. Il mondo degli infermieri si scaglia contro i video spot realizzati dagli studenti del corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Brescia sede di Esine. Infermieri che costringono i pazienti ad ingoiare decine di pastiglie con un imbuto, prelievi di sangue eseguiti come se fossero un’impresa impossibile, pazienti che vengono trafitti con una siringa extra-large: il tutto intervallato da una coreografia dove «pappagalli» e «padelle» la fanno da padrone.

L’idea di realizzare dei filmati promozionali ha preso piede lo scorso anno quando, in vista dell’imminente riapertura del corso di laurea in Infermieristica in Valle Camonica (in seguito alla sua sospensione avvenuta durante l’anno accademico 2015/2016) c’era bisogno di fare proseliti. Perché allora non produrre dei video che potessero invogliare i giovani a diventare gli infermieri del futuro? Una trovata che poteva anche essere vincente, peccato però che il prodotto finale abbia ottenuto il risultato contrario: una rivolta popolare. A lasciare di stucco la comunità infermieristica è stato soprattutto il fatto che la messa in scena non è stata la goliardata di un gruppo di studenti ma un filmato prodotto con la benedizione della gerarchia accademica visto che nei titoli di coda c’è tanto di nome e cognome di un tutor clinico camuno nel ruolo di coordinatore dei filmati e perché il video è girato in luoghi ben riconoscibili come il vecchio convento delle suore del Sacro Cuore, sede del corso.
Un lavoro che a qualcuno è senza dubbio piaciuto: l’Ipasvi, l’ordine degli infermieri di Brescia, a maggio l’ha pubblicato sul suo sito augurando una buona festa degli infermieri a tutti. In uno dei due video giovani studenti in divisa mostrano cartelli con sopra scritti i pilastri della professione («Competenza», «Empatia», «Prendersi Cura» ecc..) mentre ballano sulle note di Despacito e vengono dette frasi del tipo «Sono andato dal paziente ma lui non respira. Parti con il bocca a bocca» oppure «Io invece ho sentito un profumino. Ha riempito il traversino. Porta tutto il carrellino». Un’ironia greve che lascia decisamente perplessi. Nonostante i due video circolino on line da mesi incassando più che altro critiche («Si sminuisce la nostra professione» quella più gettonata) a fare ingigantire la protesta è stata la recente pubblicazione dei bizzarri video su Nurse Times, rivista on line dedicata al mondo degli infermieri. Guarda caso ieri, dopo mesi di visualizzazioni, i video sono stati rimossi da You Tube.

Fonte

Corriere della Sera.it

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Alfio Alfredo Stiro nasce in Sicilia a Catania il 22/01/1970, consegue la laurea in infermieristica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania e successivamente il Master in Management delle Professioni Sanitarie. Master in osteopatia posturale presso l'universita di Pisa dipartimento di endocrinologia e metabolismo,ortopedia e traumatologia,medicina del lavoro. E scuola di osteopatia belga, Belso.ha frequentato numerosi corsi sull'emergenza, in servizio presso l’U.O. di Pronto soccorso e Ps pediatrico. Azienda Cannizzaro per l'emergenza di catania.

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