di Angelo Amato (Uil)

 

Una sanità che non c’è e i professionisti mettono ogni giorno a rischio la propria salute per sopperire alle carenze  croniche di personale sanitario.

Accade al P.S di Agrigento:

Attese infinite e decine di segnalazioni, L’estate da incubo del “San Giovanni di Dio.

Duro il commento della Uil: “La situazione è vergognosa, pronti a scendere in piazza”.
Non sono giorni facili per i pazienti dell’ospedale di Agrigento. Il “San Giovanni di Dio” sta vivendo un momento difficile.

Diverse le segnalazioni che mettono nero su bianco i disservizi dell’ospedale, lunghe file e pazienti che cercano disperatamente l’aiuto di qualcuno.

Secondo quanto ha riferito una donna, nella mattina di ieri vi erano presenti più di 50 persone in attesa di essere visitate, altre si lamentavano continuamente. “Una dottoressa – scrivono su AgrigentoNotizie – era nervosissima, molti pazienti aspettavano per ore,per essere visitate, medici ed infermieri sfiniti dal carico di lavoro.
Non solo questa segnalazione, ma anche altre ancora. “Volendo criticare scrive un legale Agrigentino mi viene difficile – ho contato più di cento accessi dalle 6 alle 19 e un solo medico al mattino e due il pomeriggio. I pazienti in codice rosso erano 4. Un anziano di 91 anni con il catetere ha provato a resistere ma poi ha desistito. A lamentarci eravamo tutti, dal reparto ci facevano sapere che dovevamo chiamare i carabinieri. E’ un’esperienza che, chi non ha vissuto non può capire”.
A sostegno dei pazienti è la Uil che tramite nota stampa ha giudicato “vergognosa la sanità agrigentina”

Gero Acquisto, segretario provinciale della Uil nella nota ha messo in risalto tutti i disservizi dell’ospedale:
” Adesso tutta la Uil provinciale rompe gli indugi sulla difficile situazione dell’ospedale di Agrigento e nella fattispecie il pronto soccorso dove continuano, a causa soprattutto dell’ organico carente dei medici e degli infermieri a non garantire un’assistenza tempestiva agli accessi dei cittadini che ricorrono a questo servizio per avere prestazioni in tempi ragionevoli. E’ chiaro che da più parti abbiamo avuto riscontro che all’interno del pronto soccorso prestano servizio un medico la mattina e due medici nel pomeriggio e, visto il numero di accessi crescenti, il sistema va in crisi e anche i valenti medici che lavorano all’interno del nosocomio si trovano in una situazione oggettiva di difficoltà. E’ chiaro – scrive in una nota la Uil – che così nessun cittadino si può sentire sicuro di avere una giusta assistenza e spesso, visto che determinate patologie richiedono tempestività, subisce le difficoltà di questo corto circuito che può avere risvolti purtroppo anche letali in concreto.
Noi, come Uil , chiederemo un incontro al nuovo dirigente generale dell’Asp di Agrigento perché la situazione del pronto soccorso è solo la punta dell’iceberg, visto che il vero problema è sbloccare i concorsi pubblici per potenziare tutti i reparti che sono essenziali per il funzionamento di un intero ospedale che abbraccia almeno 220 mila cittadini; è chiaro che soprattutto il pronto soccorso viene sommerso quotidianamente da accessi degli utenti. Ormai – afferma Gero Acquisto – è da un anno che sentiamo come una litania da Crocetta e l’Assessore regionale alla sanità Gucciardi che verranno banditi i concorsi pubblici per potenziare i reparti degli ospedali che paradossalmente sono sempre e solo sottodimensionato, e la procedura delle mobilità e dei contratti a tempo determinato va deserta perché non si trovano medici che accettano contratti semestrali. Adesso denunciamo pubblicamente la vicenda e se questi ritardi dovessero continuare siamo pronti a fare un sit-in di protesta davanti lo spiazzo del pronto soccorso assieme a cittadini , associazioni e tutti coloro i quali nel nostro territorio pagano l’Irpef regionale più alta d’Italia per il famoso piano di rientro. Purtroppo poi ci si trova spiazzati nel non avere un servizio essenziale insostituibile come quello dell’assistenza al pronto soccorso, dove soprattutto il reparto alla fine si ritrova con pochi medici perché il governo regionale ancora perde tempo a sbloccare i concorsi, mentre i cittadini rischiano di perdere la vita. Questo è semplicemente vergognoso e inaccettabile”.

Fonte :Agrigento notize

Di: Amato Angelo Uil

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Infermiere dal 1991, diploma di educatore dell'infanzia. Esperienza lavorativa : terapia intensiva post operatoria del civico di Modena. Neurorianimazione, villa Sofia di Palermo. Rianimazione e pronto soccorso ospedale Vittorio Emanuele di Gela Rianimazione è pronto soccorso ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Servizio 118 presso CH. 4 San Cataldo ( CL). Vari corsi formativi soprattutto sulle emergenze Intra e extraospedale. ACLS- BLSD - POLITRAUMA- VALUTARE INFERMIERISTICA IN PZ CRITICO- RETE IMA REGIONALE. RESPONSABILE FORMAZIONE PROVINCIALE ASP AGRIGENTO COME DIRIGENTE SINDACALE CISL FP MEMBRO DIRETTIVO REGIONALE CNPS CISL FP DOCENTE SCUOLA FORMAZIONE ERAP ISTRUTTORE BLS D

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