Come si puo’ parlare di riordino delle FF.AA. pensando di poter discutere di ruoli senza tener conto dei titoli necessari per l’esercizio delle professioni? Come si puo’ citare nei bandi di concorso il D.lgs.165/2001 se poi i laureati triennalisti in ingegneria vengono arruolati a nomina diretta tra gli Ufficiali mentre i laureati delle professioni sanitarie tra i Marescialli? Come puo’ un Allievo Ufficiale essere nominato in servizio permanente al conseguimento della laurea triennale se poi lo stesso titolo viene richiesto per l’arruolamento nel ruolo dei Marescialli? Ma di quale Riforma della Pubblica Amministrazione vogliamo parlare se non si e’ ancora capito che la laurea triennale deve corrispondere al ruolo dei funzionari e cioe’ a quello degli Ufficiali non dirigenti? Dire che il grado di 1° Maresciallo e del Luogotenente devono essere considerati direttivi equivale a dire che se si arruolano i marescialli con il requisito della laurea verranno inquadrati nell’Area 2ª per almeno 20 anni e che l’infermiere militare, ad esempio, continuera’ a non essere spendibile nelle collaborazioni con il SSN proprio perche’, seppur laureato, continua ad essere inquadrato da operatore socio sanitario! Di quale principio di equiordinazione o di quale “modello professionale dual use” stiamo parlando? #riordinosimanoncosi
Emiliano Boi.