POMARANCE. Il primo luglio si avvicina e i ventilati nuovi tagli agli infermieri fanno temere il peggio, ovvero la chiusura obbligata di pomeriggio della Casa della Salute di Pomarance (sede distaccata di Larderello). A far scattare l’allarme è Rino Bellucci, segretario Spi-Cgil di Pomarance e Castelnuovo.

«La situazione è drammatica – premette lui che amplifica un disagio vissuto da tutti i pensionati del territorio – Ad aprile abbiamo perso una infermiere specializzata che è andata in pensione e che non è stata sostituita, adesso dal primo luglio andrà in pensione anche l’addetta amministrativa che si occupa delle prenotazioni al cup che non sarà rimpiazzata e pare arriva il taglio di un’altra infermiera. Noi faremo di tutto perchè questo non accada: è un servizio prezioso per tutti noi».

Il quadro non è dei migliori per una struttura di riferimento del territorio, aperta dalle 8 alle 20 grazie alla sinergia tra medici ed infermieri, fortemente voluta dal passato direttore generale della Asl 5 Rocco Damone (e dalla Regione). «Lo scorso novembre ad una iniziativa sul sociale Rocco Damone ci dette la garanzia che questa struttura è una risorsa per il territorio, perché avita ingorghi all’ospedale e dà una risposta ad un territorio in gran parte popolato da persone avanti con l’età – continua Bellucci – Queste anche le linee dettate dal riconfermato governatore Rossi: adesso che si fa? Si torna indietro? Non capiamo come si stia muovendo il nuovo commissario della Asl 5».

Tutti i giorni al cup di Pomarance si rivolgono circa 200 cittadini. Con il pensionamento dell’addetta, il servizio verrà riorganizzato su giorni alterni.

Se, come sembra, la Casa della Salute verrà privata di una ulteriore unità infermieristica, il servizio verrà ridotto alla sola mattina.
Lo conferma il consigliere con delega Loriamo Fidanzi: «Ho avuto comunicazioni poco rassicuranti dalla Società della Salute e ci opponiamo con forza», rincara. «Invece di tagliare i servizi, perché non vengono rivisti i premi dei dirigenti della sanità?».

Il Tirreni.it


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Alfio Alfredo Stiro nasce in Sicilia a Catania il 22/01/1970, consegue la laurea in infermieristica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania e successivamente il Master in Management delle Professioni Sanitarie. Master in osteopatia posturale presso l'universita di Pisa dipartimento di endocrinologia e metabolismo,ortopedia e traumatologia,medicina del lavoro. E scuola di osteopatia belga, Belso.ha frequentato numerosi corsi sull'emergenza, in servizio presso l’U.O. di Pronto soccorso e Ps pediatrico. Azienda Cannizzaro per l'emergenza di catania.

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