19/11/2015 – La richiesta arriva dopo che alcuni Ordini dei medici avevano criticato l’intervento degli infermieri sulle ambulanze del 118, affermando che sarebbero state attribuite competenze di esclusiva prerogativa medica.
L’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna si appresta a votare una risoluzione, presentata da Pd e Sel, che impegna la Giunta a “definire le iniziative idonee per garantire la maggiore valorizzazione professionale degli infermieri, in un quadro di equilibrio e rispetto dei diversi ruoli (medico, infermiere, altri operatori sanitari), riconoscendo le esperienze pilota e indicando in modo chiaro, certo ed omogeneo le modalità di lavoro delle equipe di soccorso in modo da fornire ai cittadini il miglior servizio sanitario possibile, in particolare per quanto riguarda l’emergenza territoriale”.
La richiesta arriva dopo che gli Ordini dei medici di alcune città emiliano-romagnole “hanno presentato esposti e aperto procedimenti disciplinari nei confronti di alcuni medici, responsabili di aver redatto procedure e istruzioni operative che regolano l’intervento degli infermieri sulle ambulanze del 118, affermando che sarebbero state attribuite al personale infermieristico competenze che sono invece esclusiva prerogativa del medico”
Evidenziato che l’art. 10 del Dpr 27 marzo 1992, tutt’oggi in vigore, stabilisce che “il personale infermieristico professionale, nello svolgimento del servizio di emergenza, può essere autorizzato a praticare iniezioni per via endovenosa e fleboclisi, nonché a svolgere le altre attività e manovre atte a salvaguardare le funzioni vitali, previste da protocolli decisi dal medico responsabile del servizio”, i firmatari della risoluzione affermano che tale dispositivo ben si coniuga con l’evoluzione della figura infermieristica, sancita dal DM 739/94 e dalla Legge 42/99, caratterizzata dal riconoscimento di specifica professionalità e responsabilità in ambito preventivo, curativo, palliativo e riabilitativo.
fonte
IPASVI
🙂 Come l’Emilia Romagna anche le altre regioni d’Italia dovrebbero migliorare la medicina sul territorio vorrei ricordare che già nel 2000 la regione Piemonte adottava il primo soccorso (118) con un solo infermiere a bordo senza la presenza del medico