
Redazione
“Solidarietà a Luca Sammartino che nell’esercizio del proprio mandato parlamentare e delle prerogative del ruolo rivestito è stato minacciato in modo violento e volgare dal Presidente della Regione Siciliana. Musumeci si vergogni e chieda scusa”.
Lo afferma il coordinatore di Italia Viva Catania Puccio La Rosa.
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In Europa, l’Italia è il Paese dove da anni la probabilità di prendersi un’infezione negli ospedali, è in assoluto la più alta: il 6%. È la conseguenza di un graduale aumento di rischi specifici inclusa la scarsa formazione degli operatori sanitari a osservare le misure di sicurezza, a partire da quelle igieniche. In questo quadro è esploso il Covid-19.
Oggi il personale sanitario, che conta 19.942 contagiati e 185 morti, attraverso le sue rappresentanze sindacali ha presentato un esposto ai Nas oltre che alle procure di dieci regioni: contestano alle aziende ospedaliere di non avere tutelato medici e infermieri come dovuto.
La teoria della complessità assistenziale in ambito infermieristico, un modello da rivedere.
“complessità” è un termine riccorrente, “di moda” e ambiguo perché ricco di significati interdisciplinari, a volte
impropriamente usato sia in campo scientifico, che nel linguaggio colloquiale,
giornalistico e di costume . Interi centri di ricerca, oltre che libri e articoli scientifici (si vedano, p.e., le voci
legate a complexity in www.scholarpedia.org) sono dedicati a questo tema (il più
famoso è il Santa Fe Institute for complexity research, New Mexico, USA,
http://www.santafe.edu/library/foundational-papers-complexity-science/) .
Letteralmente, si contrappone al concetto di semplicità.
Non competendo all’infermiere professionale lo svolgimento delle mansioni igienico-domestico-alberghiere, la soppressione delle scuole per infermieri generici, operata dall’art. 3 della legge 3 giugno 1980 n. 243, ha prodotto in capo al legislatore problemi di coerenza dell’incipit “intellettuale” riconosciuto all’infermiere professionale secondo la previsione dell’art. 2229 C.C. e, quindi, il divieto di assegnargli le mansioni assistenziali dirette in assenza dell’infermiere generico.
Il governatore pugliese Michele Emiliano la chiama la «Grande onda» e il Sud la aspetta a breve, come uno tsunami dopo un terremoto. Il sisma è partito dalla Lombardia la notte del 7 marzo, quando la decisione di chiudere la Regione ha scatenato una fuga di una massa di emigranti di ritorno, stimata in almeno 100 mila persone. Una marea arrivata a destinazione ma i cui effetti, attesi a giorni, potrebbero mettere in ginocchio il Meridione d’Italia, già afflitto da una malattia cronica, la mala sanità, che la rende più fragile di fronte a un’eventuale impennata della malattia.